giovedì 13 dicembre 2007

occasione perduta

stavolta è dura; ho parlato con lei del suo ragazzo, siccome mi aveva manifestato un po di giorni fa il fatto che non gli avevo ancora chiesto "come andava".

Beh inizialmente ti ho chiesto le solite cose "come vi trovate insieme", "sei felice con lui" e "riuscite a vedervi"; le tue risposte sono state tutte positive e rispecchiano che questo rapporto è incominciato bene e sta proseguendo meglio (6mesi oramai).
Non ti nascondo che queste tue risposte mi hanno fatto male e ti chiedo scusa già da ora se ti ho risposto con un "sono contento per te".
In seguito ti ho chiesto se "è la persona giusta" e tu mi hai risposto immediatamente che non lo potrai mai sapere con certezza e quindi non ti poni questo problema perché comunque ti trovi molto bene con lui e non sai cosa hai fatto per meritarti questo regalo.
Infine ti ho chiesto se "sei innamorata"; beh qui mi ha sorpreso la tua risposta "direi di no, ma sono a buon punto; mentre lui decisamente più di me".
Il tono colloquiale e pacato che contraddistingue le nostre lunghe chiacchere mi hanno provocato un mix di sentimenti che fatico a controllare: tristemente contento. Sono contento perché ti ho visto davvero raggiante a parlare di queste cose e sento che hai instaurato un rapporto sincero, ma sono in questo momento sempre più triste perché penso continuamente che io abbia perso un treno mesi fa e che a questo punto bisogni che mi rassegni a vivere senza di te, spero vivamente di farcela e di non rovinarmi e rovinare questa bella e dolorosa amicizia.
La nota positiva della faccenda se posso trovarla è il brusco ritorno alla realtà, spazzata via dalle esili speranze che erano rimaste fino a questo momento, oggi ho perso in un solo colpo l'alfiere, torre e la regina.

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