martedì 3 giugno 2008

Reciprocamente cercati


Dopo quasi 2mesi che non ci vedevamo bene mi hai cercato e ci siamo visti. Ero un po impaurito perché non sapevo cosa sarebbe successo e inevitabilmente si doveva rompere quel ghiaccio che si era creato in questa lunga pausa.
Abbiamo camminato un po e poi abbiamo notato una panchina che si era appena liberata, l'abbiamo fatta nostra. Inciso: quanto sono romantiche le panchine, sono gli strumenti giusti per concretizzare con la voce i nostri pensieri più intimi.
Quando ci siamo seduti a parlare mi sentivo bloccato, quasi pensieroso per ogni parola che volevo dire e sicuramente sarò sembrato impacciato; in verità rivederti bene dopo molto tempo mi ha spiazzato e mi ha fatto ricordare la mia fragilità nei confronti dei tuoi occhi e della tua personalità.
Ad un certo punto era chiaro che tu volevi sapere come stavo e come mai non ci siamo frequentati anche se sapevi benissimo che in questo periodo siamo stati molto impegnati e sopratutto non ho fatto i salti mortali per passare anche solo 5minuti a trovarti..
Dopo qualche minuto mi sono ambientato e con una insolita tranquillità ho vuotato nuovamente il sacco a riguardo dei miei sentimenti verso di te e sulla sofferenza passata in questo periodo; poi tu mi hai interrotto e dai tuoi occhi lucidi sono sicuro che quel "mi manchi" che mi hai detto era sincero facendomi provare una sensazione paragonabile al rimorso/paura di averti fatto male, quasi ti avessi dato uno schiaffo. Poi hai cambiato discorso e mi hai parlato, mi hai spiegato (anche se appena ti ho visto l'ho capito dai tuoi occhi) che tu sei molto felice e allo stesso tempo ti dispiace molto non poter condividere con me tutte le cose belle che stai facendo e provando con il tuo ragazzo; a questo ti ho risposto di provare a comportarti come se io non fossi innamorato di te, portando il tuo ragazzo ad ogni uscita comune o parlandomi senza filtrare i discorsi, anche perché soffrire più di così credo proprio non sia possibile e chissà, magari mi fa solo bene.
Ci siamo finalmente rivisti e sopratutto reciprocamente cercati per questo appuntamento che tra una cosa e l'altra stavamo rimandando da tempo.. ora come era facile prevedere sono passati 5giorni senza neanche una telefonata, mail o sms quasi ci comportassimo da perfetti sconosciuti. Adesso entrambi conosciamo meglio la situazione, il dolore e lo sconforto che ho provato in questo periodo e la difficoltà che sto provando nell'uscire da questo vicolo cieco.
Quando ti ho riaccompagnato a casa a piedi mi hai nuovamente parlato del fatto che non hai tempo e che sei molto impegnata, ma hai sottolineato più di una volta che sei organizzata e quindi riesci a incastrare tutti i tuoi molteplici impegni come il fatto di esserci trovati per 1h a parlare. Arrivati sotto casa tua ero riuscito a resistere alla tentazione di salutarti con un abbraccio e sforzandomi di sorridere per non crearti altri pensieri ti ho salutato con un "a presto".. tu invece mi sei venuta in contro e mi hai abbracciato e questo mi ha scaldato il cuore e mi ha fatto capire ancora una volta che sei veramente una bella persona.
Istintivamente mi viene da dirti, mi dispiace

Nessun commento: